La ricerca comune di senso 

Per un uso significativo delle aule virtuali è certamente importante conoscere i principali vantaggi della digitalità in Rete. È perciò opportuno richiamarli brevemente (riservandoci di tornare su di essi più diffusamente a ridosso della narrazione dell’esperienza).

  1. Essi consistono innanzitutto nella conservabilità, editabilità, integrabilità di risorse in uno spazio sempre raggiungibile dal gruppo in apprendimento per svolgere il suo lavoro e documentarlo, per riprenderlo a distanza di tempo con altri compagni, perfino per affidarlo ad altri.
  2. La mediatizzazione della conoscenza (la scrittura è ormai solo uno degli strumenti di rappresentazione e di comunicazione) consente una grande pluralità di linguaggi, e lo sviluppo di sistemi interattivi ipermediali che favoriscono un approccio reticolare alla conoscenza.
  3. L’interazione in aula virtuale, con i suoi strumenti di comunicazione, condivisione e cooperazione, consente un continuo passaggio dalla esplorazione reticolare alla sintesi lineare (e viceversa) che crea un tempo esteso capace di dar spazio alla narrazione e alla riflessività.

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Gli strumenti della digitalità e della Rete ci possono così consentire di costruire un ambiente ricco, capace di favorire l’attivazione della persona in apprendimento.

Tecnologie, varietà di linguaggi e di fonti di informazione hanno però innanzitutto bisogno di un approccio pedagogico e di un’impostazione metodologica che ponga al centro la persona in apprendimento e valorizzi la relazione sociale come motore della ricerca di senso e della costruzione della conoscenza: occorre saper problematizzare e promuovere attività di ricerca collaborativa che realizzino coinvolgimento, promuovano fantasia, realizzino cooperazione.
Perché questa avventura possa cominciare occorre però, come condizione imprescindibile, che gli adulti si mostrino interlocutori significativi, cioè curiosi e attivi nella ricerca di senso, capaci di lavorare per problemi e di suscitare e assecondare l’attivazione di una ricerca di gruppo.
Per riuscirci occorre entrare nella sfera morale con cui hanno a che fare tutte le discipline, che riguardano la nostra potenzialità di leggere e di trasformare il mondo, e possono e debbono parlare alla coscienza di ciascuno dei nostri ragazzi impegnati nella ricerca della propria identità; il docente entra in questa sfera morale e deve farlo a partire dalla cura delle persone, facendosi carico del loro bisogno di collocarsi nel mondo.

Gli aspetti della competenza digitale del docente sopra delineati sono alla base della progettazione della Piattaforma on line del Liceo Cassarà di Palermo (www.cassaraonline.it).
Prima di passare alla struttura della Piattaforma del liceo, vi chiedo: cosa vi suggerisce l’immagine (riportata sopra) che abbiamo scelto per la home page?

Indice
1. Una esperienza didattica integrata (presenza-distanza)
2. La ricerca comune di senso
3. La piattaforma del Liceo Cassarà
4. Perché una scuola dovrebbe utilizzare una piattaforma on line?
5. La struttura delle aule virtuali
6. Le prime attività in aula virtuale
7. Tecnologia, metodologia e relazione educativa
8. Una bibliografia essenziale per la didattica in Rete

 
Oltre ai chiari benefici che, attraverso un metodo ragionato del docente, gli strumenti digitali apportano alla vita in classe e alla sviluppo individuale dell’alunno, condivido pienamente la riflessione sul ruolo del docente: l’insegnante è il tassello fondamentale per innescare un corretto processo di crescita dell’allievo. il ruolo complesso a cui è chiamato il docente deve essere accompagnato dalla capacità di mettersi costantemente in discussione sia rispetto alle relazioni con il gruppo classe sia rispetto l’approccio pedagogico. L’insegnante dovrebbe assumere questa attitudine come fosse una caratteristica intrinseca alla propria professione. Nell’ambito dell’aula virtuale riveste un’importanza fondamentale la valorizzazione da parte del docente della relazione sociale sotto forma di comunicazione, condivisione collaborazione e cooperazione per la realizzazione di un prodotto comune. Questa nuova sfida a cui l’insegnante è chiamato sovverte completamente l’impostazione pedagogica sostituendo all’approccio tradizionale una impostazione interattiva e reticolare… tutto un altro mondo.

Paola Basile 16 gennaio 2018

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