c) La lettura e la interpretazione dei testi letterari 

Dopo la ricognizione delle dimensioni dell’ascolto e del parlato, fondamentali per attivare la comunicazione ed esercitare le competenze linguistiche, possiamo tornare alle altre dimensioni della competenza linguistica, a partire dalla lettura e, più precisamente, dalla competenza che concerne la lettura, l’interpretazione e la valutazione dei testi letterari.

Propongo, in questo caso, di partire direttamente dalle formulazioni degli obiettivi alla fine della secondaria di primo grado, per poi approfondire con le suggestioni del “Quadro di riferimento” Invalsi e tornare ad una ridefinizione della competenza di lettura dei testi letterari da cui siamo partiti (la seconda competenza descritta in Le competenze nelle Indicazioni”).

Il traguardo per lo sviluppo della competenza di lettura alla fine del primo ciclo così è formulato nelle nuove Indicazioni nazionali: «legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi». Negli obiettivi di apprendimento, si declina quindi la competenza secondo le diverse tipologie di testo. Chi legge, «ricava informazioni esplicite e implicite da testi espositivi»; individua gli elementi della descrizione nei testi descrittivi; nei testi argomentativi, «individua tesi centrali e argomenti a sostegno, valutandone la pertinenza e la validità».

Riguardo la letteratura, già al termine del primo ciclo, lo studente:

  • legge testi letterari di vario tipo e forma (racconti, novelle, romanzi, poesie, commedie) individuando il tema principale e le intenzioni comunicative dellautore 
  • formula in collaborazione con i compagni ipotesi interpretative fondate sul testo.
  • Utilizza il manuale e altre fonti, mettendo in campo strategie di annotazione e riformulazione:
    • ricava informazioni sfruttando le varie parti del manuale di studio: indice, capitoli, titoli, sommari, testi, riquadri, immagini, didascalia, apparati grafici;
    • confronta, sullo stesso argomento, informazioni ricavabili da più fonti, selezionando quelle ritenute più significative ed affidabili;
    • riformula in modo sintetico le informazioni selezionate e le riorganizza in modo personale (lista di argomenti, riassunti schematici, mappe, tabelle).

Di grande interesse due abilità che si danno spesso per scontate dopo il primo ciclo, ma che conviene invece esercitare di continuo e che, non di rado, è opportuno affidare ad esplicita esercitazione anche nella scuola secondaria di secondo grado:

  • legge ad alta voce in modo espressivo testi noti raggruppando le parole legate dal significato e usando pause e intonazioni per seguire lo sviluppo del testo e permettere a chi ascolta di capire 
  • legge in modalità silenziosa testi di varia natura e provenienza applicando tecniche di supporto alla comprensione (sottolineature, note a margine, appunti).

L’analisi della competenza di lettura che abbiamo tratto dalle Indicazioni nazionali per il secondo ciclo (Le competenze nelle Indicazioni”) può essere utilmente integrata da queste operazioni di lettura silenziosa e ad alta voce e con le indicazioni relative all’uso del manuale e di altre fonti per la letteratura. Si tratta infatti di abilità che vanno costantemente esercitate e accresciute e che spesso sono date per scontate e di fatto trascurate. 

La principale integrazione suggerita dalla lettura delle Indicazioni per il primo ciclo riguarda il formulare ipotesi, operazione fondamentale già evidenziata a proposito dell’ascolto e del parlato: l’allievo/a che legge “formula in collaborazione con i compagni ipotesi interpretative fondate sul testo”. Indicazione fondamentale per il riferimento  all’ipotizzazione, senza la quale non c’è lettura, ma che ha anche il pregio di riferirsi al confronto e alla cooperazione in classe, sostegno essenziale all’esercizio di ogni competenza.

Invalsi non basta
a. Le competenze nelle “Indicazioni”
b. Ascolto e parlato
c. La lettura e la interpretazione dei testi letterari
d. Tre dimensioni della competenza di lettura
e. La scrittura
f. Verso un uso didattico dell’analisi: ordinare gli aspetti individuati
g. I diversi momenti del processo di interpretazione
Dall’analisi della competenza alla rubrica
i. Conoscenze e disposizioni ad agire
l. A cosa potrà servire la rubrica?

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail