Per una didattica in Rete: tre libri da cui cominciare

Nella vasta bibliografia sul tema della didattica in Rete, quando al Cassarà abbiamo avviato nel 2015 una sperimentazione con le aule virtuali, la nostra comunità di pratica ha innanzitutto proposto tre libri:

  • Maddalena Colombo, E-learning e cambiamenti sociali. Dal competere al comprendere
  • Anna Carletti e Andrea Varani, Ambienti di apprendimento e nuove tecnologie
  • Pier Cesare Rivoltella, Costruttivismo e pragmatica della comunicazione in rete

Dei molteplici meriti dei libri citati è qui utile evidenziare il contributo principale che ciascuno dei tre libri ha offerto alla esperienza e alla riflessione di cui qui abbiamo dato conto.

Maddalena Colombo

Del fondamentale contributo di Maddalena Colombo evidenzio tre cose: a) l’individuazione del vantaggio principale dell’uso della rete in didattica, b) le condizioni necessarie per cui l’innovazione si possa realizzare e diffondere, c) la prospettiva che l’uso ponderato della Rete apre oltre l’orizzonte della relazione educativa: le combinazioni presenza distanza; l’ambiente di apprendimento collettivo, le sue conseguenze sociali.

È l’utilizzo del web per la formazione a generare la più consistente novità nell’educazione: «quella di permettere una gamma vastissima di combinazioni “presenza e distanza” che modifica la relazione formativa». Ma a quali condizioni? L’utilizzo del web può offrire una proposta esperienziale che fa da ponte tra i rispettivi presupposti e pregiudizi di gruppi di docenti diversamente disposti verso l’innovazione, purché si tratti non già di una procedura imposta dagli uni agli altri ma di un ambiente di apprendimento per entrambi, un opera collettiva. La sfida della rete è però anche altro, «è un’occasione per ripensare le connessioni io-mondo, io-altri; andare oltre i principi della tolleranza e dell’assimilazione e rifondare i legami sociali a partire dall’apprendere-insieme».

Rivoltella

Di Pier Cesare Rivoltella evidenzio la suggestiva Mappa dell’apprendimento sociale in rete telematica e, in particolare, la colonna degli operatori, che mi piace rendere con la seguente didascalia: in un ambiente ricco di stimoli, il docente metterà in campo metodologie collaborative per impegnare gli studenti in attività capaci innanzitutto di incuriosire e coinvolgere, poi di spingere all’esplorazione individuale e alla creatività, infine di tornare al confronto e alla cooperazione con gli altri per un risultato più ricco.

Coordinate Categorie operative Operatori
Attività dello studente Modi di appartenere Coinvolgimento, fantasia, allineamento
Compito del formatore Architettura dell’apprendimento Discussione / realizzazione collaborativa
Conformazione dell’ambiente Arredamento tecnologico Ambienti REAL / non REAL (Rich Environment for Active Learning  – Dunlap e ScootGrabinger)

Carletti e Varani

Il Contributo di Andrea Varani chiarisce l’importanza dell’utilizzo di  un ambiente on line come luogo di attività riflessive sui processi e sulle relazioni di gruppo avvenute in presenza a scuola. L’uso dell’aula virtuale risulta così di grande utilità per concedersi lo spazio temporale e mentale per ragionare sul come e non solo sul cosa, sul processo e non solo sul prodotto.

Fig, 1

Si tratta, in tutta evidenza, di indicazioni tra loro coerenti che ci invitano a considerare l’aula virtuale nella prospettiva di una espansione dello spazio della relazione educativa che favorisca le attività collaborative e le pratiche riflessive.

Indice

 
La formazione con l’utilizzo del web rappresenta una grande novità nell’ educazione in particolare permette una vasta combinazione tra “presenza e distanza” che modifica la relazione formativa. L’utilizzo del web offre un’opera collettiva ormai oggi indispensabile essendo una generazione web.

Francesca Laudicina, 16 gennaio 2018

Invia, se lo desideri, un riscontro, utilizzando il form sottostante. Registrati se desideri pubblicare direttamente il tuo commento. 
 

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail