Dopo gli ultimi risultati Invalsi, alcuni colleghi hanno richiesto un confronto sui risultati. Ci siamo però resi conto che ragionare solo su Invalsi non basta, perché il nostro obiettivo non è Invalsi ma la nostra didattica. È vero che i risultati Invalsi sollecitano una riflessione, ma la questione non è come migliorare i risultati Invalsi ma se questi risultati ci danno indicazioni per migliorare la didattica. Continue reading Invalsi non basta
a) Le competenze linguistiche nelle Indicazioni
Che vuol dire insegnare Italiano nella scuola secondaria? Perché insegniamo Italiano? Proverò a rispondere partendo dagli obiettivi di apprendimento previsti dalle “Indicazioni nazionali”.
Nel documento è possibile individuare due competenze: una propriamente linguistica, di “padronanza della lingua italiana”; una seconda di “lettura di testi letterari”, legata cioè alla lettura e alla interpretazione degli autori e delle opere della nostra letteratura.
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b) Ascolto e parlato
Abbiamo finora individuato nelle “Indicazioni nazionali” due competenze (padronanza linguistica e competenza di lettura di testi letterari) da esercitare nel corso del quinquennio liceale, ed abbiamo evidenziato una loro articolazione in comportamenti osservabili. Costituiscono una guida per la nostra programmazione delle attività, che prevederanno quasi sempre, in qualunque fase del percorso (al biennio come al triennio), una fase di ascolto/parlato, una fase di lettura e interpretazione e una fase di produzione scritta.
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c) La lettura e la interpretazione dei testi letterari
Dopo la ricognizione delle dimensioni dell’ascolto e del parlato, fondamentali per attivare la comunicazione ed esercitare le competenze linguistiche, possiamo tornare alle altre dimensioni della competenza linguistica, a partire dalla lettura e, più precisamente, dalla competenza che concerne la lettura, l’interpretazione e la valutazione dei testi letterari. Continue reading c) La lettura e la interpretazione dei testi letterari
d) Tre dimensioni della competenza di lettura
Anche per il “Quadro di riferimento” delle prove Invalsi, comprendere, interpretare e valutare un testo significa «essere in grado di individuare specifiche informazioni, ricostruire il senso globale e il significato di singole parti, cogliere l’intenzione comunicativa dell’autore, lo scopo del testo e il genere cui esso appartiene». Continue reading d) Tre dimensioni della competenza di lettura
g) I diversi momenti del processo di interpretazione
Penso che la selezione degli aspetti della competenza e la loro organizzazione in macro-voci che scandiscano il processo di interpretazione vada fatta guardando alle concrete caratteristiche del percorso didattico, con la sua precisa impronta metodologica. Ciascun docente costruirà l’organizzazione in macro-voci in modo che gli aspetti selezionati e ordinati corrispondano ai processi effettivamente attivati nel corso dell’attività didattica. Quel che segue è perciò solo un esempio di ciò che è possibile fare procedendo in modo coerente dall’analisi precedente. Continue reading g) I diversi momenti del processo di interpretazione
h) Dall’analisi della competenza alla rubrica
Vediamo allora come sia possibile articolare una analisi della competenza Legge ed interpreta un testo letterario (tabella 1), ordinando le diverse abilità individuate secondo i quattro momenti del percorso di interpretazione sopra indicati: argomento e ipotesi interpretativa, analisi, approfondimento/consolidamento, valutazione e autovalutazione (indicando le corrispondenze alle tre dimensioni fondamentali di ogni competenza, le strategie d’azione che descrivono le diverse fasi del processo: messa a fuoco della situazione problematica, strategia di soluzione, controllo/consolidamento dei risultati). Continue reading h) Dall’analisi della competenza alla rubrica
i) Conoscenze e disposizioni ad agire
Nella rubrica non possono mancare due fondamentali dimensioni: le risorse cognitive e le disposizioni ad agire. I contenuti della disciplina, indispensabili per il lavoro di interpretazione dei testi, sono gli autori, le correnti, le opere e i generi letterari, nozioni di grammatica e di retorica, di narratologia e di linguistica… di cui si trovano ampie proposte sui libri di testo ed elenchi per orientarsi nelle Indicazioni nazionali. Sono soprattutto i contenuti culturali, i problemi che in ogni tempo gli autori hanno posto e affrontato. Continue reading i) Conoscenze e disposizioni ad agire
l) A cosa potrà servire la rubrica?
Quali sono i vantaggi di una progettazione che prenda le mosse da una analisi della competenza da raggiungere e dalla costruzione di una rubrica di valutazione? I principali vantaggi a me sembrano tre: accogliere l’allievo/a, attivare una ricerca di gruppo, innestare in questa ricerca comune la ricerca di senso di ciascuno. Continue reading l) A cosa potrà servire la rubrica?
MEETODI. Metodologie didattiche a confronto.
Susanna Carra – Un progetto di ricerca sulle metodologie didattiche attive ha dato vita ad un sito web a disposizione dei docenti che vogliono sperimentare nuove metodologie didattiche nelle loro classi. Il sito è raggiungibile all’indirizzo:
http://www.metodologiedidattiche.it/
Si riporta la pagina del sito che spiega il progetto.
Il progetto Metodologie Didattiche nasce dall’esigenza di dare un quadro quanto più completo delle metodologie che i docenti che usano il digitale nelle proprie classi utilizzano per rendere sempre più attiva e coinvolgente la propria lezione nel contesto della didattica per competenze.
E’ stata fatta una call sulla rete alla quale hanno risposto, in via spontanea e volontaria, un gruppo di colleghi pronti a raccontare le proprie esperienze che abbiamo riportato dedicando ad ognuna di esse una sezione del sito. Ogni referente sarà responsabile della propria sezione. Si è poi proceduto ad una categorizzazione delle metodologie, individuando 253 parametri
Sarà possibile:
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