Cari colleghi, cari studenti.
In ragione della situazione eccezionale in cui ci troviamo e a seguito della sollecitazione della Dirigente all’uso di forme di didattica a distanza, ho ricevuto richieste di chiarimento sulla struttura e sull’uso delle aule virtuali della nostra piattaforma (un sentito ringraziamento a Maria Pia che le ha rese disponibili per tutti e che in questi anni ne ha pazientemente promosso l’uso).
Non sono chiarimenti che è semplice dare per mail. Per fortuna, però la nostra piattaforma è nata, cinque anni or sono, da una ricerca di gruppo e da una sperimentazione le cui fasi iniziali abbiamo documentato su questo nostro  blog d’Istituto.
Si tratta di 8 post che descrivono l’esperienza. Credo che la loro lettura sia un punto di partenza utile per avviare la riflessione, la prima esplorazione dell’aula e i suoi strumenti, le domande con cui accostarsi alle prime esperienze di didattica a distanza.
In fondo a ciascun post troverete le annotazioni che i colleghi hanno lasciato. Potete fare altrettanto. Nella forma della riflessione o semplicemente della domanda.
Troveremo forme più efficaci d’interazione (sulla nostra piattaforma) con quanti di voi decideranno di continuare lo scambio e la sperimentazione.
Ecco di seguito i link ai post. Un caro saluto e buon lavoro.
 
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MEETODI. Metodologie didattiche a confronto.

 

Susanna Carra – Un progetto di ricerca sulle metodologie didattiche attive ha dato vita ad un sito web a disposizione dei docenti che vogliono sperimentare nuove metodologie didattiche nelle loro classi. Il sito è raggiungibile all’indirizzo:

http://www.metodologiedidattiche.it/

Si riporta la pagina del sito che spiega il progetto.

Il progetto Metodologie Didattiche nasce dall’esigenza di dare un quadro quanto più completo delle metodologie che i docenti che usano il digitale nelle proprie classi utilizzano per rendere sempre più attiva e coinvolgente  la propria lezione  nel contesto della didattica per competenze.

E’ stata fatta una call sulla rete alla quale hanno risposto, in via spontanea e volontaria, un gruppo di colleghi pronti a raccontare le proprie esperienze che abbiamo riportato dedicando ad ognuna di esse una sezione del sito. Ogni referente sarà responsabile della propria sezione. Si è poi proceduto ad una categorizzazione delle metodologie, individuando 253 parametri

Sarà possibile:

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La struttura delle aule virtuali

Una rapida descrizione dello spazio delle aule virtuali ci consente di avvicinarci alle caratteristiche della sperimentazione didattica avviata e della collaborazione tra docenti che intende sostenere.

Ogni aula presenta una parte iniziale comune a tutti, e una serie di blocchi riservati alle singole materie. I blocchi per materia sono articolati su pagine separate: la pagina iniziale dell’aula mostra cioè solo le intestazioni e rapide descrizioni dei blocchi, che danno accesso alle pagine con le attività strutturate da ciascun docente. La soluzione adottata offre a ciascun docente un proprio spazio di azione chiaramente identificabile e distinto, ma lo lascia all’interno di un unico spazio condiviso con i colleghi.

Ogni aula presenta una serie di blocchi riservati alle singole materie, che danno accesso alle pagine con le attività strutturate da ciascun docente, il qualedispone un proprio spazio di azione, ma all’interno di un unico spazio condiviso.
Ogni aula presenta una serie di blocchi riservati alle singole materie, che danno accesso alle pagine con le attività strutturate da ciascun docente, il quale dispone un proprio spazio di azione, ma all’interno di un unico spazio condiviso.

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Perché una scuola dovrebbe utilizzare una piattaforma in line?

La semplice premessa del nostro lavoro in Piattaforma – già condivisa in Collegio al momento della proposta della sperimentazione – riguarda la scuola come comunità e la sua articolazione in gruppi. Come ogni comunità, la scuola ha bisogno di comunicare, condividere, cooperare: operazioni sociali, costitutive di una comunità, necessarie anche ai gruppi in cui ogni comunità complessa è articolata. Una piattaforma on line con le sue aule virtuali può costituire un potenziamento dello spazio d’interazione dei gruppi e della comunità, offrendo strumenti utili di comunicazione, condivisione, cooperazione. 

La specificità della scuola come comunità educativa, richiede alcune precisazioni essenziali, presentate già in Collegio come irrinunciabili del progetto: 1) la relazione educativa come integrazione presenza-distanza, 2) il primato del progetto didattico, 3) il dialogo intergenerazionale per la costruzione della competenza digitale.  Poche parole per ciascuno dei tre irrinunciabili.

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Le aule virtuali di una scuola non sono strumenti da utilizzare in solitudine. Il docente che ne richiede l’apertura accetta di partecipare ad una comunità di pratica che scambia esperienze e riflessioni.

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La piattaforma del Liceo Cassarà

In coerenza con gli aspetti della competenza digitale del docente esposti nel contributo precedente, la Piattaforma on line del Liceo Cassarà di Palermo intende mettere a disposizione strumenti per costruire ambienti di apprendimento in grado di accogliere e stimolare attività collaborative e di realizzare una espansione della relazione educativa in presenza.

Nella sua struttura iniziale si distinguevano tre elementi: le aule virtuali, lo spazio di lavoro per la Comunità di pratica in cui si sono raccolti i docenti che hanno accettato di avviare la sperimentazione, la newsletter con cui periodicamente si è informato tutto il Collegio delle fasi della sperimentazione. Molti altri spazi sono stati aperti successivamente costituendo una sezione dedicata ai docenti (e ai loro gruppi di lavoro) che affianca le Aule virtuali per la didattica.

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La piattaforma Alatin e le nuove sfide culturali per l’insegnamento del latino

Grafica accattivante, interfaccia intuitivo e ritmo incalzante: sono questi i punti di forza della web app Alatin, la nuova frontiera della gamefication per il latino. Dopo Cicero Latin tutor, la piattaforma Cloudschooling, creata dalla Maieutical Labs e scelta da Case editrici come Loescher e Zanichelli, lancia un programma che sta ricevendo molte valutazioni positive da parte degli utenti.

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Alatin è una sperimentazione nata per superare l’impasse culturale contro cui si trovano a dover combattere oggi i docenti di materie classiche: è risaputo infatti che il web offre un’ampia selezione di versioni già tradotte ed esercizi svolti dei principali manuali in uso presso i licei. La tentazione per i ragazzi di “copiare da internet” è a portata di touch screen. Ecco che allora Alatin si presenta come una sfida culturale. Continua a leggere

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Scuola Valore. Risorse didattiche per docenti dai progetti nazionali

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INDIRE – Il sito “Risorse per docenti dai progetti nazionali” è una raccolta di proposte per la formazione continua degli insegnanti che hanno come obiettivo ultimo quello di fornire un supporto all’implementazione in classe delle Indicazioni Nazionali. Il progetto nasce come risposta all’esigenza di diffondere e valorizzare il patrimonio di contenuti, attività e materiali disciplinari realizzati da INDIRE nell’ambito degli interventi per lo sviluppo professionale dei docenti e promossi dal Programma Operativo Nazionale 2007/2013, a valere sul Fondo Sociale Europeo PON-FSE “Competenze per lo Sviluppo”.

A CHI È RIVOLTO QUESTO SITO?

Questo sito è rivolto ai docenti e alle loro classi. Le attività qui proposte possono essere consultate, sperimentate, riproposte in un’ampia varietà di situazioni didattiche e riadattate in maniera personale in base ai diversi contesti d’uso, ad esempio a un livello scolastico diverso da quello per il quale sono state originariamente sviluppate. continua a leggere

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